Louis Armstrong

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DemixV
view post Posted on 25/7/2009, 12:57




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Louis Daniel Armstrong noto anche con il soprannome di Satchmo o Pops (New Orleans, 4 agosto 1901 – New York, 6 luglio 1971) è stato un trombettista e cantante statunitense.

Armstrong è stato molto probabilmente il più famoso musicista jazz del XX secolo. Carismatico e innovativo, al suo talento ed alla sua luminosa personalità si deve molta della popolarità del jazz, che esce dai confini della sua regione d'origine per diventare un genere musicale amato in tutto il mondo.

Armstrong raggiunse la fama inizialmente come trombettista, ma fu anche uno dei più importanti cantanti jazz, soprattutto verso la fine della sua carriera. Armstrong affermava di essere nato il 4 luglio 1900, data annotata in molte sue biografie. Sebbene sia morto nel 1971, la sua vera data di nascita venne scoperta negli anni ottanta, attraverso l'esame di documenti battesimali.

Armstrong nacque in una famiglia povera a New Orleans ed era nipote di schiavi. Trascorse la sua infanzia in un sobborgo residenziale di New Orleans, conosciuto come "Back of Town". Suo padre, William Armstrong (1881-1922), abbandonò la famiglia mentre Louis era ancora neonato e se ne andò con un'altra donna. Sua madre, Mayann Armstrong (1886-1942), lasciò così Louis e la sorella Beatrice Armstrong Collins (1903-1987) alla nonna, Josephine Armstrong, e a volte allo zio Isaac. A cinque anni tornò a vivere con la madre e i suoi parenti, e rivide il padre solo in poche circostanze. Frequentò la Fisk School per ragazzi. Portava a casa pochi soldi raccogliendo carta e trovando resti di cibo che vendeva a vari ristoranti ma ciò non era abbastanza per allontanare la madre dalla prostituzione.

Armstrong crebbe nel fondo della scala sociale, in una città molto segregata ma anche appassionata del tipo di musica che ai tempi veniva chiamato “ragtime” e non ancora “jazz”. Pur avendo avuto una dura gioventù, Armstrong guardò raramente indietro a quegli anni e ne trasse ispirazione. In un'intervista Louis disse: “Ogni volta che chiudo i miei occhi per soffiare sulla mia tromba, guardo nel cuore della buona vecchia New Orleans...Mi ha dato qualcosa per cui vivere."

Dopo essere stato espulso dalla Fisk School ad undici anni, Armstrong si unì ad un quartetto di ragazzi che avevano una vita simile alla sua e cantò insieme ad essi per le strade per avere dei soldi. Iniziò inoltre a cacciarsi nei guai.

Dapprima imparò a suonare la cornetta nella banda musicale di un riformatorio per ragazzi neri. Armstrong sviluppò la sua cornetta suonando con impegno in una band del New Orleans Home for Colored Waifs dove venne mandato molte volte per delinquenza, in particolare per un lungo periodo dopo aver fatto fuoco con la pistola del patrigno durante la celebrazione per la vigilia del nuovo anno, come confermano alcuni documenti della polizia. Il professor Peter Davis insegnò disciplina ad Armstrong e lo addestrò musicalmente. Louis diventò intanto il leader della band. La Home band suonò nei dintorni di New Orleans ed il tredicenne Louis iniziò a concentrarsi sulla sua cornetta, iniziando la sua carriera musicale. A quattordici anni lasciò la Home band, andando a vivere prima col padre e la matrigna, poi di nuovo con la madre e nelle strade. Armstrong ebbe il suo primo lavoretto al dance hall di Henry Ponce’s, dove Black Benny divenne il suo protettore e la sua guida. Di notte il giovane Louis suonava la sua cornetta.

Seguiva con passione le frequenti esibizioni della banda cittadina e non perdeva occasione per ascoltare i musicisti più grandi, imparando da Bunk Johnson, Buddy Petit, Kid Ory, e soprattutto Joe "King" Oliver, il quale fu mentore e figura paterna per il giovane musicista.

Successivamente Armstrong suonò nelle bande e sui battelli di New Orleans, iniziando con la rinomata band di Fate Marable. Louis descriveva il suo periodo con Marable come "una via per l'Università," dato che gli diede molta più esperienza.

Quando Joe Oliver lasciò la città nel 1919, Armstrong prese il suo posto nella band , allora la migliore jazz band della città.
Il 19 marzo 1918, Louis sposò una ragazza del Louisiana, Daisy Parker. Adottarono un bimbo di 3 anni, Clarence Armstrong, la cui madre, cugina di Louis, morì dopo aver partorito. Clarence Armstrong era mentalmente disabile (risultato di un incidente in giovanissima età) e Louis avrebbe speso il resto della sua vita a prendersi cura di lui.[5] Il matrimonio di Louis e Daisy fallì velocemente e si separarono. Daisy morì poco dopo la separazione.

Attraverso varie esibizioni, le abilità musicali di Armstrong maturarono. A vent'anni riusciva ora a leggere le note musicali e iniziò ad essere incluso in vari assoli di tromba, diventando uno dei primi jazzisti a riuscirci, inserendo la sua personalità ed il suo stile in essi. Imparò a creare un suono unico e iniziò inoltre a cantare nelle sue esibizioni.[6] Nel 1922 Armstrong si unì all'esodo di Chicago, dove venne invitato dal suo mentore Joe "King" Oliver ad unirsi alla band di quest'ultimo. Avrebbe guadagnato abbastanza da non richiedere più supplementi per la sua musica con lavori di vario tipo. Ci fu un grande boom economico a Chicago e la città brulicava di lavori per neri.

Nei primi anni venti la band di Oliver era la più importante di Chicago, in un periodo in cui Chicago stessa era il centro del jazz. Fu lì, nel 1923, che Armstrong incise i suoi primi dischi suonando come seconda cornetta nella band di Oliver.

Eccitato della sua vita a Chicago, iniziò a scrivere lettere nostalgiche ai suoi amici di New Orleans. La reputazione di Armstrong aumentò, tanto che venne sfidato in varie gare da persone che volevano mostrare alla gente il nuovo fenomeno.[7] Armstrong incise i suoi primi dischi alla Gennett Records e all'Okeh Records. A quei tempi, incontrò Hoagy Carmichael (con il quale avrebbe collaborato successivamente) che gli venne presentato da Bix Beiderbecke, il quale ha la sua propria band.

Armstrong adorava lavorare con Oliver, ma la seconda moglie, la pianista Lil Hardin Armstrong, lo avvertì di cercare più guadagni e di sviluppare il suo nuovo stile lontano dall'influenza di Oliver. La presenza di Lil influenzò così l'amicizia tra Louis ed il suo mentore. Nel 1924 Armstrong ricevette un invito per andare a New York City a suonare con l'orchestra di Fletcher Henderson, la band afro-americana più famosa di quei tempi. Armstrong passò così alla tromba per lavorare meglio con gli altri musicisti. La sua influenza sul sassofonista della band può essere giudicata ascoltando le registrazioni della band durante questo periodo.

Louis si adattò rapidamente allo stile musicale di Henderson, suonando con la sua tromba e tentando perfino di suonare il trombone. Ben presto iniziò anche a cantare e raccontare storie di New Orleans.[8]L'orchestra di Henderson suonava nei migliori luoghi frequentati da bianchi, tra cui il famoso Roseland Ballroom, con la classe di Don Redman. Perfino l'orchestra di Duke Ellington si recò a Roseland, solo per assistere alle magnifiche prestazioni del trombettista.

Durante questo periodo Armstrong fece anche molte registrazioni, organizzate da un suo vecchio amico di New Orleans, il pianista Clarence Williams; queste includevano parti suonate da piccole band jazz e dal Williams Blue Five (alcune delle migliori vedevano Armstrong collaborare con un suo "rivale" in campo di musica e serie di accompagnamenti con cantanti blues come Bessie Smith, Ma Rainey, e Alberta Hunter.

Armstrong tornò a Chicago nel 1925 per occuparsi della moglie, che voleva dare una spinta alla sua carriera e aumentare i guadagni. Lui era felice a New York ma successivamente dovette seguire ciò che gli chiedeva la moglie e lasciare l'orchestra di Henderson, che gli limitava, in qualche modo, la crescita artistica. In pubblico, pur essendo il marito modesto, lei lo definiva "il più grande trombettista del mondo". All' inizio era in realtà un membro della band di Lil e lavorava con la moglie.[9] Iniziò così a incidere a proprio nome con i suoi famosi complessi, i Hot Five e gli Hot Seven, producendo hits come Potato Head Blues, Muggles (un riferimento alla marijuana), e West End Blues. Il gruppo includeva Kid Ory (trombone), Johnny Dodds (clarinetto), Johnny St. Cyr (bangio), la moglie Lil al piano, e di solito non c'era un batterista. Lo stile di leadership di Armstrong fu molto buono per i suoi compagni della band, come disse St. Cyr in un'intervista: "Lavorare con lui era così rilassante e ha sempre dato il suo meglio."[10]

Armstrong suonò anche col quintetto di Erskine Tate, che si esibiva di solito al Vendome Theatre. Fecero anche delle colonne sonore per alcuni film e per degli show, con versioni jazz di musica classica come “Madame Butterfly". Iniziò anche ad usare lo scat sing (dicendo però parole non sensate) e fu uno dei primi a registrarlo nel 1926. Il gruppo divenne ben presto famoso e diventò uno dei più celebri d'America. Giovani musicisti, sia neri che bianchi, erano affascinati dal nuovo tipo di jazz di Louis.[11]

Dopo essersi separato da Lil, Armstrong iniziò a suonare al Sunset Café per Al Capone col Carroll Dickerson Orchestra che venne presto rinominato Louis Armstrong and his Stompers, con Hines (direttore musicale) al piano e John Glaser che era una sorta di manager. Hines e Armstrong divennero in seguito amici.

Armstrong tornò a New York nel 1929, dove suonò nell'orchestra del musical Hot Chocolate, scritto da Andy Razaf e dal pianista/compositore Fats Waller. Fece anche un cameo come cantante, con Ain't Misbehavin', la sua versione diventata poi famosissima.[12]

Armstrong iniziò a lavorare a Harlem nel Connie's Inn, il locale notturno più famoso dopo il Cotton Club e una sorta di rifugio per Dutch Schultz. Inizialmente Armstrong ebbe anche un discreto successo con le sue registrazioni vocali, incluse versioni di famose canzoni composte dal suo vecchio amico Hoagy Carmichael. Le sue registrazioni degli anni trenta ebbero un grande vantaggio soprattutto con l'introduzione dell'RCA nel 1931 il quale aiuto molto i cantanti e i loro vari stili, come quello di Bing Crosby. La famosa interpretazione di Louis della canzone Stardust divenne una delle versioni più famose, grazie alle abilità vocali di Armstrong e al suo approccio nel cantare queste canzoni.

Anche la sua versione di Lazy River (registrata nel 1931) ebbe un discreto successo. La Depressione degli anni trenta ebbe anche un grande impatto nel mondo del jazz. Il Cotton Club chiuse nel 1936 e molti musicisti smisero di suonare. Bix Beiderbecke morì e la band di Fletcher Henderson se ne andò a pezzi. King Oliver fece alcune registrazioni ma ormai gli anni d'oro erano passati. Sidney Bechet divenne un sarto e Kid Ory ritornò a New Orleans e si mise ad allevare polli.[13] Armstrong si spostò a Los Angeles alla ricerca di nuove opportunità. Suonò al nuovo Cotton Club di LA con Lionel Hampton come batterista. Bing Crosby e molte altre celebrità divennero ospiti frequenti al club. Nel 1931, Armstrong apparve nel suo primo film, Ex-Flame. Venne in seguito condannato per possesso di marijuana ma alla fine venne solo sospeso. Tornò a Chicago nello stesso anno 1931 e suonò con altre band e orchestre. Quando Louis andò a visitare New Orleans venne accolto come un eroe e rivide i suoi vecchi amici. Fece da sponsor a una squadra di baseball locale nota come “Armstrong’s Secret Nine” e vide una mascotte ricevere il suo stesso nome.[14] Successivamente iniziò un tour attraverso l'Europa.

Tornato negli Stati Uniti, anche lì iniziò una serie di tour che videro però il suo agente Johnny Collins a lasciarlo sempre al verde. Collins venne in seguito licenziato. Infine, scelse Joe Glaser come suo nuovo manager e iniziò da subito ad occuparsi dei debiti e degli altri problemi che lo affliggevano. Armstrong incontrò inoltre un problema con le sue dita e le sue labbra, deformate a causa del suo modo di suonare. Iniziò così ad usare più spesso la voce e ad apparire in alcuni teatri. Apparve inoltre in un altro film, diventando una sorta di attore.

Nel 1937, Armstrong sostituì Rudy Vallee in un programma radio della CBS, diventando la prima persona di colore ad avere una parte in radio.[15] Divorziò da Lil nel 1938 e sposò la fidanzata Alpha, con la quale avrebbe divorziato in seguito.

Nel 1943, dopo molti anni "on the road", si stabilì definitivamente a New York, nel quartiere di Queens. Sposò anche la sua quarta moglie, Lucille e continuò a sviluppare il suo stile musicale. Registrò un'altra canzone di Carmichael, intitolata Rockin' Chair. Nei trent'anni successivi, Armstrong si esibì per oltre trecento serate l'anno. Dopo un concerto al New York Town Hall il 17 maggio 1947, che vide la collaborazione tra Satchmo e il trombettista Jack Teagarden, Joe Glaser sciolse la grande band di Pops e creò un nuovo gruppetto di sei membri formato da Armstrong, Teagarden (inizialmente), Earl Hines e altri famosi musicisti. Il nuovo gruppo venne annunciato all'apertura del Billy Berg's Supper Club.

Questo gruppetto venne chiamato All Stars' e includeva Earl "Fatha" Hines, Barney Bigard, Edmond Hall, Jack Teagarden, Trummy Young, Arvell Shaw, Billy Kyle, Marty Napoleon, Big Sid Catlett, Cozy Cole, Tyree Glenn, Barrett Deems e il percussionista filippino Danny Barcelona. Durante questo periodo Armstrong fece molte registrazioni e apparizioni in più di trenta film. Apparve inoltre nella copertina del Time Magazine il 21 febbraio 1949.

Nel 1964, registrò una delle sue canzoni più famose, Hello, Dolly!. Il singolo scalò subito le classifiche musicali, "cacciando" i Beatles dalla prima posizione.

Louis Armstrong mantenne la sua agenda sempre piena fino a pochi anni prima della sua morte. Negli ultimi anni della sua vita suonò talvolta in alcuni locali e show. Fece inoltre dei tour in Africa, Europa e Asia. Non essendo più giovane, i suoi appuntamenti vennero limitati ma continuò lo stesso a suonare fino al giorno della sua morte.

Il soprannome Satchmo o Satch è l'abbreviazione di Satchelmouth, parola che sta ad indicare il modo in cui suonava la sua tromba. Nel 1932, l'allora editore della rivista Melody Maker salutò Armstrong a Londra dicendo "Hello, Satchmo!".

Da giovane era anche conosciuto come Dippermouth. Ciò è riferito alla tendenza che aveva nel rinfrescarsi con un mestolo da un secchio d'acqua, sempre presente nello stage con la band di Joe "King" Oliver a Chicago nei primi anni venti.

Il danno provocato alla sua bocca fu causato proprio dalla pressione con cui suonava e ciò è visibile in molte sue foto degli anni venti. Per certi periodi non fu infatti in grado di suonare. Tuttavia, dopo aver messo da parte la sua tromba per un po' di tempo, migliorò il suo stile di suonare e continuò la sua carriera da trombettista. Amici e musicisti lo chiamavano affettuosamente "Pops", che è il nome con cui Armstrong si riferiva a loro, eccetto Pops Foster, che lui chiamava "George".

Fu anche criticato per aver accettato il titolo di "Re degli Zulu" nella comunità afro-americana di New Orleans, un ruolo onorevole come capo del Carnevale nero ma offensivo nei confronti degli estranei, con i loro costumi tradizionali.

Armstrong era un importante supporter finanziario di Martin Luther King Jr. e di altri attivisti per i diritti civili, ma di solito preferiva lavorare silenziosamente dietro le quinte, senza mischiare i suoi ideali politici con il suo lavoro. Proprio per questo, fecero notizia le poche occasioni in cui rese pubbliche le proprie idee: l'episodio più importante in questo senso fu la violenta critica che Armstrong rivolse al Presidente Eisenhower, in occasione del conflitto tra segregazionisti e anti-segregazionisti che ebbe luogo a Little Rock, Arkansas nel 1957. In quell'occasione Armstrong definì Eisenhower "falso" e "smidollato" a causa della sua inattività; Armstrong cancellò inoltre un tour già pianificato in Unione Sovietica dichiarando che il governo statunitense poteva "andare all'inferno" per il modo in cui stava trattando i neri nel sud degli Stati Uniti, e che lui non avrebbe mai potuto rappresentare all'estero un governo che si trovava in conflitto con la gente di colore.[17]

Era un uomo estremamente generoso, tanto che si dice che abbia donato più soldi di quanti se ne sia tenuti per sè. Armstrong curava molto anche la sua salute. Faceva l'uso frequente di lassativi segno di una cura del peso, e praticava anche programmi dietetici che definiva "Diete alla Satchmo".

Amava anche il cibo, come si può vedere nelle canzoni Cheesecake, Cornet Chop Suey, e soprattutto Struttin’ with Some Barbecue.[18] Mantenne anche una forte connessione tra la sua vita e la cucina di New Orleans, terminando le sue lettere con "Red beans and ricely yours".[19]

Pur non avendo avuto figli amava i bambini, li intratteneva e incoraggiava i giovani musicisti. Gli piaceva anche scrivere. Scriveva costantemente anche on the road. Nei suoi scritti parlava di tutto: musica, sesso, cibo, ricordi della sua gioventù, i suoi medicinali e perfino del suo intestino.[20]

Armstrong era anche un avido appassionato di musica. Aveva grandi collezioni dei suoi brani, incluse cassette che portava con lui anche on the road. Gli piaceva ascoltare le sue registrazioni e comparare le sue performance. Nella sua casa aveva inoltre l'attrezzatura audio più moderna.[21]

Armstrong morì il 6 luglio 1971 per un infarto all'età di sessantanove anni,[22] 11 mesi dopo aver suonato al famoso show all'Empire Room di Waldorf-Astoria. Poco prima della morte aveva detto: "Penso di aver avuto una bella vita. Non ho pregato per ciò che non potevo avere e ho avuto all'incirca tutto ciò che desideravo perché ci ho lavorato."[23] Al momento della morte abitava nel Queens, New York City. Fu sepolto al Flushing Cemetery, Flushing, nel Queens, New York City.

Ai suoi funerali assistettero Nelson Rockefeller, all'epoca Governatore dello Stato di New York, John Lindsay, allora sindaco di New York, e personalità del mondo della musica e dello spettacolo quali Bing Crosby, Ella Fitzgerald, Guy Lombardo, Duke Ellington, Dizzy Gillespie, Pearl Bailey, Count Basie, Harry James, Frank Sinatra, Ed Sullivan, Earl Wilson, Alan King, Johnny Carson, David Frost, Merv Griffin, Dick Cavett e Bobby Hackett. Peggy Lee, una delle cantanti preferite di Louis, cantò The Lord's Prayer al servizio funebre, mentre Fred Robbins, un vecchio amico di Louis, diede il suo elogio a Satchmo.[24]





Altro grandissimo artista jazz, uno dei miei preferiti
 
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